lunedì 31 maggio 2010

Grazie


Grazie, Signore, di avermi dato due genitori pazzi e fuori di testa, due genitori talmente sprezzanti delle leggi che regolano la vita umana su questo pianeta, che mi hanno insegnato a dare valore all’amore, alla verità, alla generosità, alla tolleranza, al rispetto. Mi hanno insegnato a non fare agli altri ciò che non avrei mai voluto per me, mi hanno portato a sviluppare il cuore, e, come le tre scimmiette indiane, a non guardare il male – non ascoltare il male – non pronunciare il male. Mi hanno insegnato l’importanza della dignità e della libertà, e, facendomi studiare, mi hanno permesso di impadronirmi di una chiave potente, la cultura, che si può usare per aprire molte porte, ma grazie a loro ha potuto aprire per me la porta più importante di tutte, quella della ricerca spirituale.
Con questi insegnamenti non si diventa ricchi. Non si fa carriera, non si raggiunge il successo. Succede solo che la sera ti addormenti con la pace nel cuore, e la mattina ti svegli colma di gratitudine, e qualunque cosa accada senti che sei protetta dal grande cuore di Dio che contiene in sé tutti i mondi, anche il tuo, e non hai più paura di cadere, perché, fuori da quel cuore, non c’è nessun posto dove cadere.